Viaggia con Fede

Sentiero per la Baita Patrizi – Alpe del Vice Re (Lecco)

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In queste giornate invernali a me piace comunque fare delle belle passeggiate in montagna, come avrete capito amo molto la montagna, il panorama è sempre fantastico, si fa attività fisica e si scappa un po’ dallo smog!

Domenica scorsa siamo andati all’Alpe del Vice Re, una montagna a me molto cara, perché da bambina passavo un sacco di tempo qui con la mia famiglia e con il mio nonno Nando che la conosceva come le sue tasche essendo nato qui vicino. Ci sono parecchi sentieri qui abbastanza facili, uno molto molto semplice è il percorso che conduce alla Capanna Mara, in circa un oretta scarsa, storica baita dove cucinano benissimo. Da qui si snoda un altro sentiero molto bene per il monte Bolletto da dove si può gustare una vista splendida da una parte sulle montagne svizzere e sul lago di Como e dall’altra si Milano.

Il sentiero che invece abbiamo deciso di percorrere noi si trova a metà strada per salire sempre ai parcheggi dell’Alpe del Vice Re e indica Baita Patrizi…il sentiero è più ripido ma pur sempre breve, in un ora si arriva alla Patrizi, anch’essa baita storica della zona molto buona, che per i più pigri si può raggiungere anche con una breve passeggiata dai parcheggi dell’Alpe del Vice Re. Il sentiero rimane come scavato in una conta quindi anche riparato dal vento, molto piacevole!

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Sempre nella zona dal paese Albavilla si può seguire l’indicazione per il Ristorante l’Alpina o Buco del Piombo e dopo una strada percorribile in macchina molto ripida e mal messa si arriva ad uno slargo dove bisogna per forza lasciare la macchina, qui un tempo c’era il Ristorante lo Zoccolo, bellissimo ristorante panoramico dove ho passato la mia infanzia. Lascito il ristorante si prosegue per il sentiero che indica Buco del Piombo, un’imponente caverna giurassica che si snoda nella roccia calcarea del complesso carsico dell’Alpe Turati. L’ingresso è colossale e scenografico, paragonabile per dimensioni al Duomo di Milano; misura circa 45 metri di altezza per 38 di larghezza.
La grotta si estende per più di 400 metri e non è ancora stata del tutto esplorata. Vi sono stati ritrovati numerosi resti d’interesse paleontologico appartenenti all’Ursus Spelaeus, nonché selci e utensili lasciati da cacciatori nomadi fin dall’era paleolitica.
Le mura che si ergono nell’androne sono d’interesse archeologico e pare risalgano al 500: infatti la grotta fortificata serviva da rifugio durante le invasioni e guerre.
La leggenda racconta che nel 1160 gli erbesi vi si rifugiarono dopo aver vinto la battaglia di Carcano contro il Barbarossa e che nel 1316 il nobile cavaliere Guelfo Parravicini vi si ritirò per stendere il suo testamento. La grotta fu meta di visite di studiosi e villeggianti sin dall’800; si ricorda in particolare la regina Margherita di Savoia come assidua frequentatrice. http://www.museobucodelpiombo.it/
Mio nonno ci entrava da bambino e di fatti una targa riporta il suo nome all’interno come uno delle persone che scoprirono questa vera meraviglia della natura…consiglio assolutamente una visita!

3 Risposte a “Sentiero per la Baita Patrizi – Alpe del Vice Re (Lecco)”

  1. ….Ristorante lo Zoccolo, bellissimo ristorante panoramico dove ho passato la mia infanzia….
    ahahaah mi fai stra ridere con i tuoi dettagli!
    bello il richiamo al nonno Nando 🙂

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