Viaggia con Fede

SINGAPORE – VIETNAM

SI PARTE…

INFORMAZIONI UTILI

Fuso orario: 6 ore avanti rispetto all’Italia

Moneta: Dong – 1 Euro = 25.628 Dong (può variare a seconda del tasso di cambio del momento)

Telefonia: consiglio di comprare all’arrivo una tessera solo dati da inserire nel proprio cellulare, meglio se si ha la doppia sim così potrete avere internet ovunque e comunicare con l’Italia comodamente. La linea prende sempre ed è velocissima.

Comunicare con i vietnamiti: Pochi parlano l’inglese ma con un banalissimo traduttore vi farete sempre capire, consiglio di scaricarvi da Google Translate la lingua vietnamina ad uso off line in modo da usarlo anche se non dovesse esserci linea.

Trasporti: Il mezzo più veloce se non si ha molto tempo è l’aereo, ci sono davvero tanti aeroporti in tutta la nazioni, i voli per noi occidentali costano davvero poco, le compagnie sono: Vietnam AirlineJet StarViet Jet.

I vietnamiti usano molto i pullman, ce ne sono di tutti i tipi, quelli notturni sono generalmente come tanti letti a castello su due piani per potersi comodamente sdraiare e dormire, costano sempre poco anche quelli più lussuosi; visto che non è facile capire dove sono le stazioni dei bus, gli orari ecc. è meglio affidarsi per le prenotazioni alle agenzie sparse per il paese o direttamente in hotel.

Il treno è molto lento e non attraversa tutto il Vietnam ma per i viaggi notturni io lo preferisco, anche se molto rumoroso, per un fatto di sicurezza.

Potrete prenotare molti mezzi sul comodissimo sito, che accetta anche carte di credito: www.Baolau.com

Sicurezza: E’ uno dei paesi più sicuri che io abbia mai visitato.

Sanità: Consiglio di effettuare un’assicurazione di viaggio prima di partire perchè qui le strutture un pò più buone sono private e quindi a pagamento. Ci sono molte farmacie dove si possono comprare anche solo un blister e non l’intera confezione.

Vaccini: Prima di partire è nostra consuetudine andare alla ASL della nostra città nell’ufficio dedicato ai viaggi per una consulenza sui vaccini consigliati o obbligatori da fare. in questo caso non c’era nulla di obbligatorio ma ci hanno consigliato i seguenti vaccini: Tifo – Colera – Rabbia – Poliomielite. Noi li abbiamo fatto tutti, anche se ovviamente costosi, ma toccando zone rurali ci sentiamo più sicuri.

Guida utilizzata: Lonely Planet

Cucina: Pho, una zuppa di noodles con carne, verdure e lime. Goi Cuon, involtini cotti al vapore con verdure, gambero e vermicelli di pasta di riso, serviti freddi. Bo Kho zuppa con brasato di manzo. Banh Mi, baguette farcita a piacere scegliendo tra pollo, manzo, verdure o uovo. Cao Lau, spaghetti di riso con carne e verdure. Riso in svariati modi o noodles con vari ingredienti. E molto altro che scoprirete strada facendo…


DIARIO DI VIAGGIO

Mio marito non era mai stato in Oriente e così ho fatto scegliere a lui una meta nella fantastica Asia…lui disse “Vietnam” e Vietnam sia…

Scegliamo un volo Singapore Airline e visto che lo scalo a Singapore è d’obbligo un giro a Singapore…la cosa ancor più bella è che a Singapore vivono due amici Federica e Zak, quale occasione migliore per passarli a trovare.

SINGAPORE

Si parte…era il 18 ottobre 2019, arriviamo a Singapore la mattina presto e subito il caldo umido ci assale, l’avveniristica metropolitana ci conduce al nostro hotel Destination Beach Road, un albergo carino, in ottima posizione…siamo sfiniti dal viaggio e sappiamo che Zak ha riservato per noi una serata esclusiva, così preferiamo dormire qualche ora. Al risveglio gironzoliamo per il nostro quartiere, il quartiere arabo, e ci inoltriamo in un piccolo street food molto interessante, dove assaporiamo un bel succo di frutta locale. Ci avviamo verso casa dei nostri amici, non è lontana, un oretta di passeggiata, così studiamo un pò questa affascinante città, super moderna e stra pulita. Che bello rivedersi dall’altra parte del mondo…dalle Alpi a Singapore, fantastico!

La sera Zak ci porta a mangiare in un altro steet food in riva al mare, bellissimo…lasciamo a lui la scelta di cosa gustarci e non sbagliamo, ci vengono servite tantissime prelibatezze mai assaggiate, il tutto con una e dissetante acqua di cocco. E’ ora di prepararsi il Marina by the bay ci aspetta…

Sono onesta non mi ero portata chissà che abiti da gran galà ma per fortuna un vestitino l’avevo messo dentro nel mio zainone, con l’aiuto di scarpe e borsa di Federica me la sono cavata discretamente, anche se per quella location ci voleva qualcosa di molto più elegante! Giunti alla discoteca notiamo subito Ferrari, Lamborghini, Porche parcheggiate sotto, un posto super chic…grazia a Zak, famoso DJ del posto, saltiamo tutte le file e da veri vips ci troviamo catapultati in uno splendido privè che ci regala una vista mozzafiato sulla marina di Singapore…WAO!

La piscina a sbalzo è qualcosa di incredibile e tutta la serata ha un’atmosfera speciale, non smetterò mai di ringraziare i nostri amici!

L’indomani decidiamo di visitare il quartiere indiano e quello cinese…l’indiano è pieno di colori e templi molto belli ma che caldo folle!!! China Town è una bella via piena di negozi con amuleti e interessanti ristoranti e anche qui un bellissimo tempio cinese, che non avevo mai avuto occasione di visitare. Mangiamo dei bei ravioli al vapore e torniamo a rinfrescarci un pò in albergo.

Nel tardo pomeriggio con i nostri amici decidiamo di andare a Sentosa, la spiaggia di Singapore. La spiaggia sembra molto bella ma in mare aperto è stra pieno di navi in coda per il porto quindi l’acqua è sporca non balneabile, così restiamo a sorseggiare un drink al beach bar, che relax…

Concludiamo la serata invitati a cena a casa di un loro amico italiano con una bella pasta alla norma…sembra incredibile mangiare una pasta così buona così lontani da casa!

E’ l’ultimo giorno a Singapore, la scorsa sera abbiamo salutato Federica e Zak un pò a malincuore e ora ci prepariamo per dirigerci in Vietnam, ma prima volevo vedere la marina di giorno, dovevo assolutamente vedere il Merlion e così tra un sovra passo e sotto passo riusciamo finalmente ad arrivare, siamo in ritardo, scattiamo due foto e via verso l’aeroporto!

VIETNAM – ARRIVO A HO CHI MINH CITY

Arriviamo a Ho Chi Minh City nel pomeriggio e prendiamo il comodissimo bus che dall’aeroporto ci porta in centro, noi alloggiamo nel Discrict 1, l’ultima fermata del bus, comodissimo! Questa città è un caos pazzesco, tutti girano con i motorini, ce ne sono a migliaia in ogni angolo, non rispettano incroci, semafori, niente e i poveri pedoni, come noi, sono costretti a buttarsi in mezzo a quel disastro per attraversare una strada.

Lasciati i bagagli in albergo, Kiko hotel, ci addentriamo subito nelle vie più piccole accanto all’hotel, è un gran caos ovunque, siamo un pò sbalorditi da tutto questo traffico e baccano…sbuchiamo in una via di locali e discoteche dove è una gara a chi tiene il volume più alto, non so se nemmeno sia legale una cosa del genere! Finalmente gira, gira troviamo una via tranquilla dove mangiare un semplice pollo col riso seduti sui tipici tavolini bassi vietnamiti.

La mattina seguente decidiamo di visitare il museo della guerra, molto interessante ma al contempo struggente, le foto e i racconti di tutto ciò che gli americani hanno fatto a questo stupendo popolo è davvero scioccante.

DA LAT

Si riparte alla volta di Da Lat, gli altopiani centrali…abbiamo volato con Jet Star, una compagnia molto seria, ma devo dire che tutte le compagnie vietnamite sono molto valide. Da Lat è una cittadella a 1500 m di altezza circondata da boschi tropicali, cascate e natura. Un bus ci porta nel centro città e ci sbarca davanti ad un hotel lontano dal nostro, così come due “polli” ci facciamo incastrare da due motociclisti taxi che ci portano al nostro hotel spendendo relativamente tanto per le tariffe del Vietnam! Alla ragazza della reception non risulta la nostra prenotazione fatta con Booking, dopo aver osservato il mio telefono e il computer più e più volte ci porta in una stanza molto bella e ci dice che è tutto ok, bho chissà cosa sarà successo ma al Minh Anh Hostel ci siamo trovati benissimo. La sera la città si anima con un bellissimo mercato pieno di prodotti locali e bancarelle che cucinano prodotti molto interessanti, proviamo subito la pizza di Da Lat, una sfoglia di riso cotta su una griglia, con uova e verdure, molto buona.

Con il nostro motorino ci dirigiamo verso le cascate, ce ne sono tante più belle e meno belle ma tutte caratteristiche, accanto a templi buddisti e induisti, l’acqua ha sempre un color marrone e l’odore non è certo dei più invitanti ma resta comunque un bel paesaggio. Lungo il nostro cammino ci fermiamo in una coltivazione di caffè e fiori, un posto dove rilassarsi e scrutare la natura tutt’intorno e assaggiamo anche il famoso caffè più caro al mondo mangiato e defecato da questo animaletto ormai un pò troppo sfruttato purtroppo.

Fermandoci tra un tempio e l’altro giungiamo alle cascate dell’Elefante, sicuramente le più caratteristiche della zona. Poco sopra le cascate sorge un tempio con accanto una divinità enorme, nel quale ci si può salire all’interno. Decidiamo di avvicinarci alle cascate anche se la guida lo descrive come un sentiero accidentato, in effetti è proprio così, accidentato e mezzo scassato ma sopratutto scivolosissimo, vista l’umidità e gli spruzzi della cascata, bisogna sicuramente avere delle buone scarpe e aggrapparsi qua e la dove si riesce.

Non lontano dal centro città sorge una località,Lang Biang, una zona montuosa dove in teoria vivono villaggi rurali, ma in pratica non è più così. Arrivando ci troviamo davanti un parco naturale recintato a pagamento, ormai siamo qui e così decidiamo di entrarci, si può scegliere se salire con la jeep o a piedi ma noi gente di montagna ovviamente saliamo a piedi, in una bellissima pineta che non ti aspetteresti mai di trovare in Vietnam. Dopo circa un ora arriviamo al punto panoramico, dove delle statue rappresentano le vecchie civiltà, il paesaggio è molto bello ma non mozza fiato. Non importa ci mangiamo degli spiedini, un pò secchi e iniziamo la nostra discesa. Ah delle donne dietro al ristorante ricamano a telaio delle sciarpe bellissime, non potete non comprarne una!

Nel pomeriggio andiamo a visitare la Casa Pazza poco fuori dal centro di Da Lat…cosa posso dire, fosse per me è da evitare ma sicuramente è una struttura particolare da visitare, vuole imitare i nostri parchi divertimenti ma non ci riesce molto bene e trovo alcuni passaggi anche pericolosi.

DA NANG

Con un breve volo atterriamo a Da Nang, piove molto forte così ci rifugiamo subito nel nostro bellissimo hotel Thi Boutique Villa, è davvero ampio ed elegante e la ragazza alla reception è veramente professionale. Facciamo un giro per il quartiere e capiamo subito che qui il pesce dev’essere super fresco così ci buttiamo a capofitto, in un ristorante consigliato dall’hotel. Non è facile decidere quale pesce o crostaceo scegliere dai  vasconi di pesci vivi, ce ne sono tanti e di razze mai viste, così scegliamo un granchio azzurro e un mega gambero grande quasi come un aragosta e ci sediamo al tavolo, non si capisce bene come avverrà il servizio ecc. ma tutto ci arriva cotto alla griglia, preciso! Mentre stiamo iniziando a mangiare un gruppo di ragazzi nel tavolo accanto ci offre una birra e ci invitano a sederci al tavolo con loro, perchè no, nessuno di loro parla inglese ma grazie al santo Google Translate, riusciamo a capirci. Le due coppie ci fanno assaggiare conchiglie di vario genere, mai viste e un foglio di pane croccante col sesamo, buonissimo…si è rivelata una cena molto divertente, i vietnamiti sono uno dei popoli più accoglienti che io abbia mai conosciuto!

MARBLE MOUNTAINS – HOI AN

Con un auto privata ci facciamo portare porta alle Marble Mountains, davvero incredibile, si sale lungo questo sentiero acciottolato dove incontriamo templi, statue e grotte dove sono stati costruiti vari altari o statue, è davvero stupendo e suggestivo, peccato il caldo umido devastante.

Dopo il nostro giro, un pò troppo di fretta forse, ci rincamminiamo verso Hoi An, la città delle lanterne. L’albergo Dream City Hotel è molto carino, ci è stato consigliato da due simpatici italiani conosciuti il primo giorno ad Ho Chi Minh City. Il caldo è pazzesco così approfittiamo della piscinetta dell’hotel per rinfrescarci un pò. Dopo questo bel relax ci addentriamo nella città, ma prima dobbiamo mangiare e così ci fermiamo in uno dei tanti piccoli ristorantini che si trovano ovunque…l’igiene è sempre molto dubbia, bisogna chiudere non uno ma due occhi…con un riso con verdure non si sbaglia mai!!!

La cosa interessante di Hoi An è la tessera d’ingresso alla cittadella antica che ti da diritto a 5 visite comprese nel biglietto, per visitare 5 punti di interesse storico. La città è davvero suggestiva, piena di lanterne colorate ovunque, bei negozi, case storiche della vita vietnamita passata, ancora in parte abitate e tanti templi. Hoi An sorge su un fiume che la sera diventa incredibilmente affollato di turisti e signore che ti invitano a fare un tour sulle loro barchette.

La sera a cena riusciamo a rincontrarci con la coppia di italiani conosciuti a Ho Chi Minh e passiamo una gradevole serata tra chiacchiere e buon cibo, come solo noi italiani sappiamo fare! Loro il giorno seguente ripartono, mentre noi ci intratteniamo ancora per visitare i dintorni di Hoi An…noleggiamo una bicicletta al nostro hotel e decidiamo di andare a visitare il mare, la giornata non è delle migliori, così ogni tanto siamo costretti a fermarci per ripararci dalla pioggia, i bar non mancano mai in Vietnam e così ci rinfreschiamo con qualcosa di fresco o un buon caffè vietnamita. Giunti al mare rimaniamo un pò delusi…la plastica purtroppo regna sovrana, anche sui tratti di spiaggia dei bagni privati, che peccato, sarà o è già la rovina del mondo!

La parte più interessante arriva dopo, quando con le nostre biciclette ci infiliamo nelle risaie abitate dai bufali, sembra una cartolina, proprio il paesaggio che ti aspetti in Vietnam, il tempo sembra essersi fermato. Nei nostri tour passiamo attraverso un villaggetto e l’altro, dove possiamo assaporare la vita locale, tra una casa e una piccola attività.

Non perdetevi i famosi ravioli White Rose, una squisitezza che si trova solo qui!

HUE’

Un bus ci aspetta, direzione Huè,  è davvero insolito, sono tanti letti a castello, molto comodi, usati di fatti per i lunghi viaggi notturni, non è il nostro caso, in tre ore arriviamo a Huè. Noleggiamo un motorino e ci dirigiamo verso le tombe imperiali, che sono dei veri e propri gioielli,  parchi verdi con templi, statue e ovviamente la tomba dell’imperatore/imperatrice…sembra di essere tornati ai tempi antichi immaginandosi gli sfarzi dell’epoca, i vecchi dipinti sbiaditi e i draghi che ornano i tetti fanno da padroni in questo contesto indimenticabile.

Huè è famosa per la sua cittadella imperiale, un’immensa città costituita da templi, teatri e giardini meravigliosi. Visitiamo la cittadella anche se non siamo molto in forma, ci sentiamo stanchi e spossati, il viaggio si inizia a far sentire.

HANOI

Nel pomeriggio ci aspetta il volo per Hanoi dove arriviamo in serata, il pullman che porta nel nostro quartiere sembra non arrivare mai a destinazione. Scendendo dal pullman ci rendiamo conto che il quartiere del nostro hotel, Hai Ba Trung Discrict, fa veramente schifo, molti topi qua e la, traffico e sporco ma non ci importa dobbiamo rimanerci solo una notte di transito. Io continua a non sentirmi in forma e di fatti mi è arrivata la febbre, no non ci voleva! Mio marito mi porta una zuppa calda da mangiare e tutti a nanna. L’indomani tramite l’hotel organizziamo uno spostamento da Hanoi all’isola di Cat Ba; un taxi ci viene a prendere in hotel e ci sbarca in un crocevia incasinatissimo e trafficatissimo, ci chiediamo e adesso che succede? Chiediamo un pò in giro e nessuno sa se passa di li o meno il nostro bus finchè una guardia ci accompagna in un’agenzia viaggi che ci stava proprio aspettando, si parte per Cat ba con il bus del tour operator Goodmorning Vietnam, super valido.

ISOLA  DI CAT BA, BAIA DI HALONG

Cat Bat è un isola che dista dalla costa 10 minuti di barca, è sicuramente un isola da scoprire, in parte ancora selvaggia, noi purtroppo abbiamo deciso, per una serie di motivi, di restarci troppo poco…siamo qui per visitare la baia e così ci mettiamo subito alla ricerca di un tour da fare nell’arcipelago di Halong Bay ma è primo pomeriggio e i tour organizzati partono tutti al mattino, ci viene lo sconforto, non avremo fatto tutta questa strada per rimanere bloccati sull’isola. Iniziamo a vagare con la speranza di trovare una barca privata che ci portasse tra le famose isole calcaree ricoperte di foresta pluviale, e così sul lungo mare troviamo un signore che ci propone un tour con la sua barca, pronti via, fantastico, chi l’avrebbe detto!!!

La barchetta non è certo delle più sicure ma ha anche i giubbotti salvagente, cosa vogliamo di più?! Il signore non parla una parola di inglese ma conosce quelle acque meglio delle sue tasche e così ci godiamo l’escursione…credo che questa zona non sia impressionante come Halong (almeno dalle foto che vedo in giro) ma il paesaggio è simile e per noi meraviglioso perchè poco turistico, noi siamo esterrefatti da tanta bellezza, chi può immaginare che esistono posti al mondo così e con un perfetto estraneo su un piccola imbarcazione ci troviamo catapultati in un posto pazzesco. Il nostro barcaiolo ci porta in fine su un altra isola di fronte a Cat Bat, dove recentemente hanno costruito un hotel molto carino, ci beviamo una birra ghiacciata e richiamiamo il nostro uomo, ormeggiato poco distante…vediamo che tenta più volte di accendere la barca ma niente, prova e riprova ma non c’è verso di accendersi, inizia a calare il sole e fa freschino, io non ero ancora in formissima e mi prende un freddo e un raffreddore incredibile. Alla fine arriva un altra barca da Cat Bat che ci traina fino alla nostra isola…che avventura! La cosa incredibile è che è ormai è l’ora del tramonto e lo spettacolo è qualcosa di indescrivibile.

IN TRANSITO PER HANOI DIREZIONE SA PA

Hanoi è un disastro di traffico  e gente, musica, suoni e odori…è sicuramente bellissima e molto interessante ma io non sto in piedi, riusciamo a trovare la stazione del treno notturno che è chiusa finchè non partirà il treno, per fortuna c’è una sorta di deposito bagagli e possiamo affidare i nostri zainoni ad una ragazza che è li di guardia. Un pò più leggeri giriamo un pò per visitare qualche ora la città, come prima cosa ci rifugiamo in un locale pizzeria per berci una bevanda fresca, con un pò di energia ci dirigiamo verso uno dei tanti laghi della città, è tutto molto bello, le luci e i vietnamiti che corrono o fanno i loro esercizi sul lungo lago, io sono sempre più distrutta e mi abbandono su una panchina mentre Simo fa un pò di foto in giro. Anche qui non possono mancare un pò di topi e pattumiera varia e una simpatica signora che mi attacca bottone, con grandi sorrisi e un pò di gesti mi diverto un pò ma non capisco un bel niente!!!

SA PA – NEL NORD DEL VIETNAM

Il viaggio è lungo e rumoroso, le cuccette sono comode e per fortuna siamo solo noi due, il bagno è sicuramente molto scomodo, non è facile tra sbalzi e curve!!!

Arriviamo a Sa Pa alle 5.30 del mattino, io sono debole e sconvolta, fa freddo (finalmente) e un bus ci porta nel centro della città in circa 1 ora, non appena scendiamo siamo subito assaliti da tante belle signore delle tribù limitrofe che vogliono venderci le loro stupende creazioni ricamate a mana ma io davvero non ho le forze, voglio solo andare in albergo, speriamo la camera sia pronta!

L’albergo è ovviamente l’ultimo del paese in basso, è davvero presto e so bene cosa vuol dire, visto il lavoro che faccio, trovarsi una rompi balle che vuole la camera in prima mattina, ma forse per compassione, forse perchè avrei pagato qualsiasi cifra, magicamente la camera era pronta! Tra l’altro una camera stra bella e luminosa, credo l’albergo più bello che abbiamo avuto in tutto il viaggio…Sapa Eden Hotel.

Devo riposare e cercare di star bene al più presto, Simo nel frattempo va a vedere un pò com’è la città e cercare un posto dove mangiare la sera…cosa darei per una pastina e del prosciutto cotto!!! La sera cerco di uscire per mangiare qualcosa ma è davvero dura, la febbre non mi molla ma riesco a mangiare un pezzetto di panino col pollo. Visitiamo già che siamo in giro il mercato, molto povero ma anche molto tradizionale, talmente tradizionale che sulle bancarelle vendono i cani a pezzi!!!!!!

La ripresa è lunga ma con tutte le mie forse accelero un pò i tempi per vedere la zona che aspettavo da tutto il viaggio. Noleggiamo in un altro hotel un motorino e ci sperdiamo per le strade a curve che circondano Sa Pa, direzione  passo di Tram Tom, dove si trova una terrazza panoramica, il tempo qui è sempre un pò nuvoloso, quindi la visibilità è scarsa ma molto suggestiva.

Noi seguiamo una rotta ma ci piace tantissimo anche fare deviazioni, prendendo strade secondarie, sicuramente meno conosciute e per questo più vere…anche questa volta svoltando in una via qualunque ci siamo trovati in piena vita locale, piccoli raggruppamenti di case, bambini che giocano in strada e natura incontaminata. In questi viaggi siamo soliti portare un pò di pennarelli, matite e blocchetti per i bambini, in modo da strappargli un sorriso e perchè no fornigli del materiale per la scuola o per la loro fantasia, è così bello vedere la gioia nei loro occhi!

La zona nei dintorni di Sa Pa é davvero stupenda, non si può saltare in un viaggio in Vietnam. Ci addentriamo in una strada che per un pezzo è la stessa strada in direzione dell’aeroporto ma appena finito il paese abbiamo svoltato a destra, una strada non asfaltata, polverossima e piena di camion ma che spettacolo, risaie a terrazzamenti ovunque, piccoli villaggi e un panorama che difficilmente dimenticherò…si va pianissimo quindi si riesce a goderselo per bene…la strada scende scende e dopo quasi un oretta facciamo una deviazione a destra verso un piccolo villaggetto davvero incantevole, ci godiamo la tranquillità di questo momento e torniamo verso il nostro albergo.

La sera ceniamo da questo ragazzo simpaticissimo che ha un ristorantino vicino al nostro albergo, Good Morning Vietnam Sapa, un posto molto caldo e accogliente che fa uno squisito pollo cotto nel cocco.

C’è un altro ristorante che voglio assolutamente consigliare ma che purtroppo non so il nome, nel centro di Sapa lasciandosi la piazza alle spalle, alla rotonda bisogna prendere la strada di destra, è subito dopo, lo si riconosce perchè ha due grosse wok sulla strada…certo non è come sempre il massimo della pulizia ma ha un bello smercio, quindi per lo meno i cibi sono freschi…ho mangiato un brodo con del riso eccezionale quando non stavo bene.

Il giorno seguente col nostro motorino ci dirigiamo verso la zona rurale di Cat Cat, è una zona vicino a Sa Pa, bisogna pagare per accedervi per preservare le culture del luogo. La strada è abbastanza dissestata ma ci lascia senza parole, è proprio il Vietnam che speravo di trovare, natura, qualche casa di legno qua e la e le montagne con i suoi terrazzamenti tutt’intorno. Questo è un luogo che quando ripenso al Vietnam mi torna subito alla mente, quelle nuvole basse creavano un’atmosfera mistica, le risaie con i bufali al pascolo e quelle case in legno dove donne in abiti tradizionali sedute davanti tingevano tessuti o sbrigavano faccende domestiche…è un immagine ormai racchiusa in me.

Decidiamo di visitare un villaggio che troviamo lungo la strada, i sorrisi sono sempre in prima linea anche se ci guardano un pò come fossimo venuti dallo spazio, dalle case esce il profumo di legna bruciata e all’esterno sventolano i loro tipici tessuti dipinti di blu con tintura di indaco, qualche donna ricama vari accessori che poi vengono venduti in città…borse, sciarpe e portafogli meravigliosi, li avrei comprati tutti.

La strada continua e decidiamo di deviare per una stradina stretta e super ripida, io che sono un pò una fifona non sono proprio a mio agio, ma mio marito sa il fatto suo e raggiungiamo un altro piccolo agglomerato di case di montagna, qui abbiamo dovuto munirci di bastone perchè i cani fanno il loro dovere di guardini delle case e se ti avvicini troppo ringhiano e ti inseguono finchè non sei alla giusta distanza, meglio non rischiare. Gironzoliamo un pò salutando i bambini e torniamo sulla nostra strada “principale” fino a raggiungere la statale asfaltata, piove e fa un pò freddo così decidiamo di scaldarci con due noodles in brodo.

La sera Sa Pa è molto tranquilla, ci sono in giro solo backpackers e tanti cinesi essendo così vicini al confine. Purtroppo la nostra avventura nel nord del Vietnam si conclude qui, riprendiamo il nostro treno notturno e un volo da Hanoi ci condurrà al sud sul Mekong, precisamente a Can Tho.

Arriviamo con una pioggia torrenziale e così dopo un pò di relax decidiamo di farci un giro per cercare un posticino dove mangiare, svoltiamo l’angolo e troviamo un gruppo di ragazzi che stanno cucinando la loro cena sulla loro terrazza palafitta davanti a casa, appena ci vedono ci invitano subito a cenare con loro…non sembra vero, l’ospitalità di questo popolo è qualcosa di straordinario. Nessuno di loro parla inglese ma ormai con la tecnologia è presto fatto!!! Simo assaggia il pesce pescato da loro mentre io assaporo verdura e frutta accompagnate da strane ma gustosissime polverine, fantastico!

La zona del Mekong l’ho trovata molto vera, oltre ai mercati galleggianti ormai troppo turistici, il resto è vita vera…i mercati lungo le strade, templi molto belli ed enormi ma soprattutto le coltivazioni di cacao. Non avevo mai visto la pianta e il frutto di cacao dal vico ma sopratutto non avevo mai assaggiato il frutto fresco, prima della lavorazione e non avevo mai assistito a tutta la filiera, molto interessante e gustoso!

Questo grande fiume è uno dei più lunghi del mondo ma sopratutto è, purtroppo, anche uno dei più inquinati, parte dall’Everest e attraversa Cina, Thailandia e Cambogia fino ad arrivare in Vientnam, nel suo lungo percorso l’uomo e le industrie ci hanno buttato dentro di tutto e di più e si vede molto bene, dal colore e dalla pattumiera che vaga indisturbata.

La nostra gioia più grande è sempre girare alla rinfusa nelle vie secondarie col motorino e anche questa volta non rimaniamo delusi, troviamo due piccole fabbriche di noodles, uno di noodles secchi e l’altra freschi, chi l’avrebbe mai detto che nascono da cerchi di pastella di riso e tapioca, che seccata al sole si si trasforma, una volta tagliata, nei buonissimi noodles sempre presenti in Vietnam.

Dopo tre bellissimi giorni a Can Tho decidiamo di spostarci col bus verso Soc Trang, un paesino dove una colonia di pipistrelli giganti ha trovato la sua casa in un tempio,  non possiamo farceli sfuggire. L’albergo è molto carino, Phu Qui Hotel, stanza enormi ed eleganti, peccato le micro formiche e il personale un pò invadente! La cittadina non è niente di chè ma l’accoglienza è strepitosa, penso che sia un posto dove i turisti non ci mettono piede e così ci salutano tutti, fuori dai negozi, i bambini, le persone per strada fino a diventare delle vere star la sera a cena…troviamo una festa di paese nel centro città con bancarelle varie che fanno svariati tipi di cibo, proprio come una sagra e mentre ci accingiamo a berci una birra ghiacciata di aperitivo, gli organizzatori dello stand della birra Saigon ci invitano a sederci al tavolo con loro, molto volentieri! Non appena ci accomodiamo iniziano ad arrivare una birra via l’altra, il cantante si ferma e ci saluta, tutti vengono a brindare insieme a noi, finchè finiamo sul palco per varie foto, ci regalano le magliette e diversi gadget ma Alt noi dobbiamo ancora mangiare e tutta questa birra mi sta dando alla testa!!!! Detto fatto ci fanno arrivare il ben di Dio mai aspettato, tutto gentilmente offerto…siamo senza parole, imbarazzati ma come sempre stupiti dalla loro stupenda ospitalità!

Passiamo l’ultima notte sul Mekong nella cittadina di My Son, scelta a caso sulla cartina, ma ripensandoci ora avremmo anche potuto evitarla…non mi dice niente e per di più è davvero molto sporca, le case costruite su palafitte lungo il fiume sono sicuramente interessanti, peccato l’immensa pattumiera che hanno sotto…

Siamo giunti alla conclusione della nostra vacanza, torniamo a Ho Chi Mihn City dove trascorreremo l’ultima notte, in una vietta da brividi a vederla esternamente, ci si accede da un mercato schifosissimo ma in verità è una vietta di soli B&B o piccoli alberghetti carini.

Ho Chi Mihn come dicevo all’inizio è una città incasinata ed inquinata ma ha anche il suo fascino…alla ricerca di un pò di shopping ci troviamo nei pressi di un grosso e moderno centro commerciale Saigon Center in via Le Loi e da li ci si apre un mondo…una città moderna e ordinata, un quartiere molto elegante pieno di grattacieli e un fantastico vialone pedonale con banchetti per mangiare e rilassarsi dallo stress della città.

Si conclude qui la nostra fantastica vacanza orientale dopo 26 giorni eccezionali e indimenticabili. Xin Chao Vienam, cam on!

 

2 Risposte a “SINGAPORE – VIETNAM”

  1. Brava Fe bellissimo articolo per un bellissimo viaggio.
    Al prossimo tour insieme … che peccato per la Scozia a causa del Covid-19 maledetto, ma ci rifaremo a Ottobre quando tutto sarà finito. Baci Grande Pippi.

    1. Non me ne parlare, che tristezza! ci rifaremo Papino e anche alla grande, il tempo insieme sarà ancora più prezioso!

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